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Politiche sociali: la XIII conferenza ESPAnet Italia 2020

Si intitola “Il welfare state di fronte alle sfide globali” la XIII conferenza nazionale della rete ESPAnet che si terrà il 17 e il 18 settembre presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia (link).

ESPAnet è una rete di studiosi di politiche sociali che si è consolidata come importante appuntamento periodico di confronto interdisciplinare a partire da prospettive teoriche differenti.

Anche la rete interuniversitaria Welfare Responsabile è, naturalmente, presente con diversi suoi componenti che avranno il ruolo di coordinatori di sessione. Fino al 21 aprile è aperta la possibilità di proporre abstract per le 38 sessioni previste. In dettaglio:

  • Giovanni Bertin (Università Ca’ Foscari  Venezia) e Giuseppe Moro (Università di Bari Aldo Moro) coordineranno la sessione “Ibridazione dei regimi di welfare: verso un Modello Sociale Europeo?”:

“L’ipotesi alla base delle call è l’idea che in Europa, piuttosto che un astratto Modello sociale si sia realizzato un processo dal basso che ha portato alla costruzione di un’idea condivisa di diritti sociali e di politiche di welfare. Ciò non ha comportato l’unificazione dei tradizionali modelli di welfare, ma piuttosto una loro ibridazione… (continua sul sito dedicato)”.

  • Elena Macchioni (Università di Bologna) insieme alla collega Isabella Crespi, coordinerà la sessione “Politiche di genere e work-life balance: sinergie, strategie e innovazioni di welfare”:

“Le sfide globali a cui il welfare state è sottoposto lo pongono in una situazione paradossale in cui sono crescenti le difficoltà che esso incontra nel proteggere gli individui dai cosiddetti “vecchi” rischi sociali, così come le difficoltà di dare risposte innovative ai “nuovi” rischi sociali bisogni che emergono dalle sfide stesse. Ci riferiamo, nello specifico, alla possibilità di porre in sinergia vita familiare, personale e lavorativa… (continua sul sito dedicato)”.

  • Andrea Bilotti (Università di Siena) insieme a Ignazia Bartholini e Urban Nothdurfter, coordinerà la sessione “Misure di contrasto alla povertà e di attivazione alla luce delle esperienze fatte finora: percorsi di inserimento, dinamiche di vita quotidiana delle persone beneficiarie e ruolo del servizio sociale”:

“I problemi della povertà e del progressivo esautoramento del mercato del lavoro in ambito nazionale hanno rafforzato la messa in campo di politiche attive che fungessero da traino al reinserimento lavorativo e sociale delle persone beneficiarie delle misure di contrasto alla povertà recentemente introdotte. Fra tali misure, soprattutto il Reddito di Cittadinanza (RDC) ha previsto una sorta di “condizionalità inclusiva”… (continua sul sito dedicato)”.

  • Guido Giarelli (Università di Magna Graecia di Catanzaro) insieme a Stefano Neri, cooridnerà la sesione: “Lezioni dalla sanità? Il Servizio Sanitario Nazionale dal decentramento al regionalismo differenziato”:

“In Italia, il settore sanitario ha più volte sperimentato un assetto di poteri e responsabilità, che è stato poi esteso ad altri settori di policy. Dopo le riforme dei primi anni novanta si è affermata una forte regionalizzazione del sistema sanitario, anticipando per molti versi la riforma del Titolo V della Costituzione del 2001. In tale contesto, sono emersi modelli regionali di organizzazione dei servizi sanitari, in parte ispirati a principi regolativi differenti, come accaduto successivamente in altri ambiti del welfare… (continua sul sito dedicato)”.

  • Elena Cabiati (Università Cattolica) insieme a Valentina Calcaterra e Maria Luisa Raineri coordinerà la sessione “Il social work nei Servizi per la tutela dei minori: tra orientamenti partecipativi e necessità di protezione”:

“La tutela dei minori è un ambito di lavoro complesso e quanto mai dibattuto. Le politiche sociali e gli interventi a tutela dei bambini che vivono situazioni di fragilità in famiglia devono affrontare costantemente la sfida di coniugare il diritto dei più piccoli di crescere nella propria famiglia, adeguatamente supportata, con il diritto di essere protetti qualora quella stessa famiglia non sia in grado di prendersene cura o metta in atto situazioni che pregiudicano il loro benessere… (continua sul sito dedicato)”.

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