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Una Proposta Realizzabile

L’ultima caratteristica del Welfare Responsabile è che esso intende contribuire concretamente al miglioramento della condizione attuale.

Troppo spesso in passato le proposte di riforma si sono fermate alla carta. La nostra proposta invece ha l’ambizione di essere non solo incardinata nella realtà, cioè per l’appunto realistica, ma di portare una vera spinta al cambiamento.
In primo luogo perché si prefigge l’inclusione di tutti gli attori sociali interessati. Non è una proposta fatta contro qualcuno, nella logica dell’aut-aut (o si accetta il modello o si sta fuori); piuttosto la procedura di implementazione del welfare responsabile è quella dell’et-et, del coinvolgimento di altri, senza pregiudizi.
Anzi, il suo valore più profondamente morale è quello di chiamare tutti alla propria responsabilità. E quindi è una chiamata a sentirsi coinvolti.

La fase di osservazione e di ascolto, infatti, ha mostrato che non ci sono settori della società privi di iniziative e proposte interessanti e utili. Le imprese private possono promuovere processi di responsabilità sociale, non soltanto nei confronti del territorio, ma anche attraverso circuiti virtuosi di produzione di “valore condiviso” con i propri dipendenti.
Lo Stato, nelle sue articolazioni locali così come in quelle centrali, non è necessariamente soltanto il luogo della burocrazia o del clientelismo, ma il garante di una precisa attenzione alla effettività ed esigibilità dei diritti.
Il Terzo settore e tutte le forme di auto-organizzazione sociale a livello comunitario non sono per forza segno di chiusura particolarista dentro confini ristretti, ma possono invece essere il luogo per sperimentare iniziative creative e inclusive che in contesti più burocratici risultano difficili.

In sintesi, quella del Welfare Responsabile è una proposta che viene lanciata anche attraverso questo sito a tutti coloro che sono interessati a mettersi in gioco e si sentano responsabilizzati nella costruzione di un progetto di coesione, di cui la comunità nelle sue molte articolazioni ha profondamente bisogno.

I suoi cardini, sul piano metodologico, sono quelli di essere:

  • radicata nella realtà e quindi non frutto di una riflessione astratta e teorica
  • strutturalmente aperta al contributo di tutti
  • profondamente concreta e potenzialmente realizzabile, sebbene a certe condizioni

Non facile, certamente, perché richiede a tutti non solo responsabilità ma anche la capacità di mettersi in gioco, nel senso che necessita di una notevole riflessività. Richiederà dunque nella sua implementazione concreta di mettere in discussione molte prassi consolidate.

Ma la sua concretezza saprà destare interesse in coloro che credono ancora nella necessità di un solido sistema di protezione sociale come condizione per affrontare una navigazione che si prospetta nei prossimi anni tutt’altro che semplice e comunque incerta.