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A distanza di quattro anni dalla presentazione della prima formulazione della proposta di un nuovo modello di welfare (Cesareo, 2017), si è deciso di tornare “sul campo” per realizzare una ampia ricerca su tutto il territorio italiano. L’obiettivo è verificare quanto la proposta trovi riscontro nella progettazione e realizzazione delle azioni di “cura” delle persone, dei gruppi e delle comunità.
Dove sta andando il welfare italiano? Quali le caratteristiche di esperienze che possano dirsi “responsabili”?In quali luoghi e contesti nascono e si sviluppano le esperienze più significative?
Il report da poco disponibile, è lo strumento con cui i ricercatori della Rete Welfare Responsabile cercano di rispondere a queste domande non semplici.
La ricerca, che viene presentata pubblicamente per la prima volta il 4 febbraio 2022, si pone, dunque, l’obiettivo di analizzare e valutare l’applicabilità e l’applicazione dei principi del Welfare Responsabile.
Al centro della riflessione sono la centralità della persona e l’assunzione di responsabilità da parte dei diversi soggetti del territorio, applicazione mediata da scelte metodologiche che fanno riferimento alla personalizzazione dell’azione, all’attivazione capacitante delle persone, dei gruppi e delle comunità, alla loro cooperazione attraverso la creazione di reti di intervento che mettono in comune risorse materiali e immateriali, alla valutazione riflessiva (Cesareo, Pavesi, 2019).