Il tema della governance delle politiche locali, dibattuto a livello nazionale e internazionale, si concentra sul ruolo e sulle responsabilità assunti dai differenti attori che operano nelle comunità locali nella gestione dei beni comuni e dei servizi alla collettività.
Se si considerano le realtà locali, infatti, sono diversi e molteplici i portatori di interesse (stakeholder) che, con differenti competenze e mandati istituzionali e sociali, sono attivi nei territori (dalla provincia, al comune, al singolo quartiere) nel campo della progettazione e gestione di attività volte a dare risposta ai bisogni del territorio valorizzando le risorse, ambientali e sociali, presenti nei contesti di riferimento. Amministrazioni pubbliche, aziende, organizzazioni di volontariato, associazioni familiari, solo per citare i soggetti più attivi.
Ma come coordinare tanti e tali attori, come far sì che la pluralità di voci e di logiche operative, di competenze e risorse lavori insieme e generi valore aggiunto per i territori? In particolare, com’è possibile farlo entro scenari in cui la scarsità di risorse economiche pare accompagnarsi a una diminuzione di senso civico? Come far sì che i processi di programmazione locale non si trasformino in una competizione al finanziamento o all’aggiudicazione di servizi?
Il seminario (Venezia, 30 maggio 2019)
Se ne parlerà al seminario “Pratiche di governance locale” (all’Università ca’ Foscari) che vede protagonisti gli studiosi della rete interuniversitaria Welfare Responsabile e che vuole essere occasione per riflettere sulle modalità attraverso le quali gli attori locali – pubblici, privati e di terzo settore – programmano e gestiscono politiche e servizi territoriali.
Aprirà i lavori Erio Ziglio, già del direttore del WHO European Office for Investment for Health and Development, che affronterà il tema della comunità resiliente. Il concetto di resilienza, oggi ampiamente utilizzato in ambito accademico, fa riferimento alla capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento: per il singolo, nel fronteggiare eventi traumatici senza rimanerne travolto, per la collettività nel fronteggiare mutamenti, anche molto negativi, raggiungendo un nuovo equilibrio. La letteratura mette in luce che la resilienza è connessa ai processi e alle abilità che risultano in buoni esiti di salute individuali e comunitari nonostante eventi negativi, gravi minacce e pericoli. Ma quali sono le caratteristiche di una comunità resiliente? Quali fattori promuovono la resilienza delle comunità, nei singoli e nei gruppi che la compongono?
Esperienze di governance locale nei servizi
Saranno, quindi, presentate tre esperienze di gestione di servizi locali, nate in differenti realtà e accomunate da una mission comune: sviluppare e promuovere le risorse territoriali, nella forma di beni e competenze degli attori locali, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità.
La Cooperativa La Paranza, nata e attiva nel Rione Sanità di Napoli, illustrerà il progetto di recupero e valorizzazione delle risorse di uno dei quartieri in cui è più evidente la convivenza tra grandi differenze socio-culturali ed enormi risorse, mettendo in luce come sia possibile innovare e creare occupazione anche in contesti di grande svantaggio.
Il lavoro nelle periferie di grandi città sarà al centro dell’esperienza della Fondazione Giovanni Paolo II Onlus, nata a Bari nel quartiere San Paolo/Stanic e attiva sul territorio con progetti e programmi di intervento, finalizzati al miglioramento dell’offerta di servizi sociali nelle periferie della città a favore di fanciulli, adolescenti e giovani e delle famiglie.
Il protagonismo di volontari e genitori di persone disabili nonché la capacità di mobilitarsi e fare rete per rispondere a comuni difficoltà è stata la molla che ha contribuito alla nascita della Cooperativa sociale Primavera 85 (Sovizzo, Vicenza) che da più di trent’anni gestisce servizi e strutture per la promozione dell’inserimento sociale e lavorativo di persone con fragilità.
Studiosi, policy maker, imprenditori e rappresentanti del mondo della cooperazione si confronteranno con il duplice obiettivo di individuare da un lato, quei “semi” e potenzialità già presenti nelle comunità; dall’altro, le strategie volte a implementare la co-costruzione di politiche e servizi, stimolando la responsabilità di tutti i soggetti in campo.
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